È in arrivo una nuova ondata ransomware?

È la minaccia cyber che ha preoccupato di più le aziende negli ultimi anni, con migliaia di vittime che si sono trovate a dover fare i conti con uno schema estorsivo che, in molti casi, non lascia scampo. Il fenomeno dei ransomware, però, sta subendo una profonda evoluzione.

Da una parte, gli esperti di sicurezza segnalano una diminuzione del numero di gruppi di cyber criminali in attività. Nelle ultime settimane, infatti, hanno abbandonato le scene gang come DarkSide e REvil, tra i più attivi nel settore.

Nessuno sa dire se sia una tendenza che si confermerà, ma dopo le durissime dichiarazioni del presidente USA Joe Biden, che ha anche esercitato delle forti pressioni nei confronti del suo omologo russo Vladimir Putin perché metta un freno all’attività dei pirati informatici che operano sul suo territorio, sembra che quel clima di impunità che ha permesso agli hacker di agire tranquillamente per anni stia evaporando.

Il timore, però, è che si tratti semplicemente di una fase di transizione. In particolare, molti analisti segnalano come i pirati informatici potrebbero semplicemente scegliere di cambiare bersagli, evitando di colpire organizzazioni molto in vista e concentrarsi invece sulle aziende medio-piccole, sperando così di evitare di attirare l’attenzione delle forze di polizia e dei governi di mezzo mondo.

Un bel problema soprattutto per paesi come l’Italia, in cui le PMI rappresentano una grossa percentuale delle realtà produttive sul territorio. Tanto più che il nostro paese è già uno degli obiettivi principali degli attacchi ransomware. Nel 2020 gli episodi registrati in Italia sono stati numericamente secondi solo alla Germania.

Stando alle analisi che circolano in rete, possiamo affermare con certezza che non è il momento di rilassarsi. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione, puntando sulle tecnologie che permettono di proteggere i dati aziendali con la massima efficacia. 

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