Addio a Adobe Flash, ma serve attenzione

Adobe Flash ha rappresentato, per anni, un vero incubo per gli esperti di sicurezza. La piattaforma, infatti, ha un poco invidiabile record: quello delle vulnerabilità che i pirati informatici possono sfruttare per compromettere un dispositivo digitale.

È per questo motivo che tutti gli sviluppatori di terze parti hanno cominciato a sostituirlo con strumenti alternativi. Nei browser questo è avvenuto grazie a HTML5, che consente di introdurre animazioni ed elementi di interattività senza dover dipendere da Flash. Il processo tocca anche Windows 10, che qualche mese fa ha rilasciato un aggiornamento facoltativo per eliminare Flash dal sistema operativo Microsoft. Dalle parti di Redmond, però, ora hanno deciso di fare un passo ulteriore: forzare l’eliminazione di Flash attraverso un aggiornamento rilasciato il 16 febbraio. L’aggiornamento in questione (KB4577586) è configurato per essere installato automaticamente e il processo di cancellazione di Flash non è reversibile. Una mossa che, a livello generale, consentirà di aumentare il livello complessivo di sicurezza dell’installato Microsoft. Per alcune aziende, però, potrebbe rappresentare un problema. Se a livello consumer Flash è ormai “evaporato” da tutti i servizi e, di conseguenza, la sua eliminazione non avrà alcuna conseguenza, le cose potrebbero andare diversamente per le applicazioni proprietarie o personalizzate che molte realtà produttive possono avere ancora nei loro sistemi. In altre parole, la cancellazione di Flash da Windows potrebbe provocare malfunzionamenti con quei software (magari un po’ datati) che vengono ancora utilizzati per attività specifiche, soprattutto all’interno dell’azienda.

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