Cambio di marcia per l’AI in Italia?

Cominciano a delinearsi i dettagli riguardo gli investimenti nel digitale previsti dal PNRR (Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza) che interesseranno il nostro paese. Uno dei primi capitoli affrontati è quello dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale. Nello specifico, il governo ha annunciato il varo del Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024, che si pone una serie di obiettivi per potenziare la ricerca e le applicazioni pratiche dell’AI in Italia.

La centralità dell’intelligenza artificiale a livello di business, confermata anche nei documenti pubblicati con riferimento al nuovo programma strategico, riguarda sia la capacità di estrarre valore dai big data, sia una più generica implementazione dell’intelligenza artificiale nella gestione dei servizi digitali e dei sistemi IT.

L’AI, infatti, ha già assunto un ruolo trasversale nel mondo dell’informatica: dalla cyber sicurezza alla gestione dei dati, passando per l’elaborazione e la condivisione delle informazioni in ambito di Unified Communication and Collaboration.

Tutte le tecnologie più innovative sfruttano ormai algoritmi di AI per migliorare le performance e offrire strumenti di lavoro più efficaci e intuitivi.  Nella pratica, la spinta per l’adozione di tecnologie basate su AI si declina attraverso i fondi (oltre 13 miliardi di euro previsti) per la Transizione 4.0, senza dimenticare i progetti di modernizzazione della Pubblica Amministrazione che coinvolgono a cascata le aziende che forniscono servizi in ambito PA. In definitiva, ciò che ci si aspetta dal Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024 è una (indispensabile) accelerazione nell’adozione di tecnologie di nuova generazione, con nuove opportunità di crescita per tutto il settore.

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