Edge Computing, nuova frontiera dell’elaborazione

Il traffico dei dati impone la ricerca di una veloce distribuzione e, al contempo, la riduzione del tempo di latenza. Il cloud era la soluzione privilegiata dalla maggior parte delle aziende, ma con l'aumento del volume dei dati e della crescente de-centralizzazione, potrebbe non essere sempre la migliore opzione. A questa necessità, risponde invece l'Edge Computing, grazie alla capacità di offrire bassa latenza, elaborazione in tempo reale e sovranità dei dati.

Infatti, i sistemi Edge possono essere decentralizzati vicino alla fonte, riducendo la necessità di trasferire grandi quantità di dati al cloud (il che si tradurrebbe anche in una decisa riduzione dei costi della banda) e fornendo tempi di elaborazione più rapidi, oltre ad una latenza decisamente inferiore.

 

Ma dove risiede l'edge? Gli hyperscaler offrono già servizi di cloud edge computing. I gateway sono collocati ai margini di una rete, e vengono utilizzati per elaborare e archiviare dati a livello locale, eseguendo versioni leggere di servizi cloud.

Per quanto riguarda la rete cellulare, invece, il Mobile Edge Computing (MEC) è la tecnologia che può allocare server e centri dati a livello di stazione base. Nel network aziendale, router, switch, access point, ma anche risorse di calcolo generali come appliance e gateway potrebbero divenire un'unica piattaforma di calcolo distribuita, in grado di eseguire applicazioni specifiche. Siamo solo all’inizio di questo percorso e la Linux Foundation, con lo scopo di promuovere Edge Computing, ha creato l'organizzazione LFEDGE, comunità che promuove la collaborazione intersettoriale tra gli ecosistemi IoT, telecomunicazioni, imprese e cloud, in modo da sviluppare l’Edge Computing e renderlo il sistema di elaborazione del futuro.

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