GDPR, solo 1 su 4 è in regola

Ieri a Bologna presso FICO, in occasione dell’evento promosso da Grant Thornton, network mondiale di revisione e consulenza, è stata resa nota la ricerca dell'Osservatorio Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano, realizzata sulla base di analisi fatte dalla stessa società di consulenza inglese presente in 131 paesi. Si è fatto il punto della situazione sull’andamento del mercato italiano, legato alle soluzioni dedicate all’Information Security & Privacy, anche alla luce dell’entrata in vigore del GDPR lo scorso 25 maggio. Alla presenza, tra gli altri, del Vice Presidente dell'Autorità Garante Augusta Iannini e del Comandante del Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza Marco Menegazzo, Francesco Pastore, amministratore delegato di Grant Thornton Consultants, ha spiegato che un’impresa su quattro ha già portato a termine l’intero percorso di adeguamento, mentre il 59% ci sta ancora lavorando. Secondo l’AD la strada è ancora lunga e implica il coinvolgimento di tutte le risorse umane e ci si trova alla soglia di una rivoluzione molto importante che prevede molti investimenti da parte delle aziende nel prossimo futuro. Dotarsi di nuovi sistemi di sicurezza è necessario “vista anche l’esponenziale crescita delle cyber minacce presenti sul web come la truffa, l’estorsione, lo spionaggio e l’interruzione di servizio. I principali obiettivi di questi attacchi sono account email, social, portali eCommerce e siti web” Pastore commenta così dati sulla ricerca dell’Osservatorio. Il mercato italiano delle soluzioni di Information Security & Privacy registra una continua crescita, 9% in più rispetto al 2017, raggiungendo il valore di 1,19 miliardi di euro. Un incremento conseguito soprattutto grazie alle grandi imprese, che ricoprono il 75% degli investimenti concentrati sugli adeguamenti al GDPR e sui componenti di sicurezza più tradizionali come Network Security, Business Continuity & Disaster Recovery, Endpoint Security. Questa crescita va a braccetto con l’aumento di nuove figure professionali come quella del Data Protection Officer, ad esempio, oggi già presente nel 71% delle imprese così come dell’attenzione verso nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, considerata una minaccia da appena il 14% delle imprese, mentre il 40% già la impiega per prevenire potenziali minacce e gestire la risposta a incidenti di sicurezza.

Della serie c’è ancora molto da fare.

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