Lo smart working non è un fuoco di paglia

Prima si sono espressi analisti e commentatori. Adesso arrivano i dati e le analisi di mercato a confermare il fenomeno. E le indicazioni sono chiare: il futuro prossimo vedrà una crescita esponenziale di forme di lavoro “smart” o “ibride”.

Le vendite dei computer portatili in Europa Occidentale, che nel 2020 avevano rappresentato il 49% del mercato complessivo, sono salite al 60% nel corso dei primi 6 mesi del 2021. Una crescita che conferma la tendenza delle imprese a investire su strumenti di lavoro che consentano un buon livello di flessibilità nella gestione del luogo di lavoro.

Da una parte il dato era atteso. Molte aziende, infatti, si erano fatte cogliere impreparate dalla pandemia di Covid 19 e avevano vissuto enormi difficoltà nel dotare impiegati e collaboratori degli strumenti che gli avrebbero permesso di accedere al remote working.

Che però ci si trovi di fronte a una vera e propria evoluzione nel modello lavorativo lo conferma un altro dato: quello relativo alla crescita del mercato di soluzioni UCC (Unified Communication and Collaboration) pensate per il business.

L’impennata nella vendita di strumenti UCC è la conferma che le imprese si stanno dotando di strumenti professionali che consentono di strutturare in maniera diversa il concetto stesso di ufficio.

Per quanto riguarda il fattore geografico, l’Italia sembra essere ancora in ritardo nel cavalcare il cambiamento. Per quanto riguarda la scelta di PC portatili, infatti, il dato è addirittura in controtendenza: solo il 30% dei computer venduti in questi ultimi 180 giorni sono portatili.

Un’inerzia che, purtroppo, siamo abituati a considerare endemica nel nostro paese ma che non è destinata a durare. Se l’Italia conferma (troppo spesso) di essere in ritardo nell’agganciare i fenomeni innovativi, ha dimostrato comunque di non esserne mai estranea.

Insomma: l’ondata di innovazione nel lavoro è destinata ad arrivare presto (se non prestissimo) anche dalle nostre parti. Meglio farsi trovare preparati.

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