Nuova direttiva ePrivacy: le novità per le aziende

Per una volta non ci troveremo a rincorrere la realtà. L’accelerazione nella definizione dei contenuti della nuova versione della direttiva ePrivacy promette di fornire in tempi rapidi un quadro normativo adeguato alle future esigenze della cyber security. Uno dei temi affrontati nell’aggiornamento della direttiva europea, infatti, è quello della gestione e del trattamento dei metadati, cioè delle informazioni riguardanti le comunicazioni a livello di telecomunicazioni e di rete. Se l’opinione pubblica ha messo l’accento sugli aspetti legati alla privacy degli utenti, per chi opera nel settore produttivo la buona notizia arriva dalla puntuale regolamentazione che interessa anche le comunicazioni macchina-macchina attraverso reti pubbliche, cioè quelle destinate a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. A trainare la crescita del traffico dati in questo settore sarà l’automazione e l’implementazione del 5G, vero fattore abilitante per quel “cambio di passo” che ci si aspetta nel settore IoT. La previsione puntuale di sistemi di protezione che garantiscano l’intangibilità dei metadati - relativi alle comunicazioni macchina-macchina - consentirà di creare un quadro in cui le aziende possono affidarsi alle nuove tecnologie, contando su un livello di sicurezza definito “by design”. In altre parole, con la nuova direttiva sarà possibile fare riferimento a un quadro normativo chiaro, sgombrando il quadro da eventuali brutte sorprese che possono mettere a rischio strategie e investimenti. Un cambio di passo che fa ben sperare anche in prospettiva degli investimenti previsti a livello del piano Next Generation EU. Per una volta, forse, possiamo permetterci di essere ottimisti.

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