Quanto è complicata la corsa verso il 5G

È stato presentato come una vera rivoluzione che dovrebbe (e il condizionale a questo punto è d’obbligo) concretizzarsi nel 2020. Il passaggio alla rete 5G, però, sta incontrando una serie di ostacoli che potrebbero rallentarne l’introduzione.

L’inciampo principale, come è noto, riguarda le resistenze da parte dell’amministrazione USA, che ha coinvolto pesantemente il tema del 5G nella guerra commerciale in cui gli Stati Uniti hanno messo al centro del mirino Huawei. Tutta la vicenda, come riporta la cronaca recente, ha già creato qualche fastidio alle aziende tecnologiche che operano sul suolo statunitense, che in qualche caso hanno espresso un certo disagio sia per gli ostacoli posti ad approvvigionarsi da quello che a tutti gli effetti è uno dei maggiori fornitori di tecnologia ne settore delle telecomunicazioni, sia per l’aleatorietà legata a un progetto di 5G tutto “Made in USA”, che potrebbe scontare notevoli ritardi a causa del fatto che nessuno ha già pronto tutto ciò che serve per mettere in piedi la rete.

Presto, però, questo potrebbe diventare un problema anche per le aziende europee. La scorsa settimana, infatti, la Commissione Europea ha annunciato la pubblicazione di un report congiunto sulla sicurezza del 5G. E i temi che emergono lasciano pensare che Huawei possa doversi trovare a fronteggiare problemi simili anche nel vecchio continente. Il report mette una serie di paletti che sembrano fatti apposta per gettare le fondamenta che giustificherebbero, se non un bando, una decisa “stretta” nei confronti di una dipendenza dal brand per l’installazione delle infrastrutture.

Il livello di incertezza, per chi sta pianificando di adottare la nuova tecnologia nei suoi sistemi ha però un doppio profilo. Oltre a quello squisitamente legato ai tempi di implementazione, c’è anche il tema della definizione degli standard. Se il percorso dovesse essere messo in discussione e in qualche modo “forzato” in una direzione o nell’altra, qualche cambiamento potrebbe esserci.

Il consiglio, quindi, è di andarci con i piedi di piombo ed evitare di muoversi in autonomia. Se prendere tempo è impensabile, è indispensabile rivolgersi a chi sta seguendo la vicenda e può offrire il necessario tasso di esperienza e un punto di vista che si fondi su una buona conoscenza del settore. Non vorremo mica ritrovarci a fare tutto da capo, vero?

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