In aumento le frodi creditizie con furto di identi

L’uso frequente dell’e-commerce, l’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento e la digitalizzazione di molti processi stanno aumentando i furti di identità, con una impennata di frodi su importi ridotti. Il danno stimato raggiunge i 132 milioni di euro e punta i riflettori sul problema legato alla inconsapevolezza dei rischi informatici e ad una scorretta cyber hygene in grado, se applicata, di tenere al riparo persone e aziende dalle truffe informatiche.

Le tecniche utilizzate dalle organizzazioni criminali sono sempre più avanzate e difficili da rilevare, tanto che nel 2022 i casi sono cresciuti del +30% negli Stati Uniti e del +23% in UK. L’attenzione dei truffatori è sempre più incentrata verso le carte di credito dove si evidenzia una notevole crescita (+31,5%) rispetto al 2021, con criminali sempre più smaliziati e che percorrono ogni strada, tra le quali quella dei codici fiscali apparentemente regolari ma inesistenti. Spesso, però, non hanno bisogno di ricorrere a mezzi così sofisticati, visto che sono le vittime stesse, con la pubblicazione di informazioni anagrafiche e identificative sui social media, per esempio, a fornire alle organizzazioni criminali le informazioni necessarie per creare false identità. A livello aziendale, poi, sempre più spesso i criminali si inseriscono all’interno dei sistemi con privilegi da amministratore grazie alla totale inconsapevolezza di qualche dipendente che li utilizza sul proprio portatile o sullo smartphone.

La cultura della sicurezza informatica, ancora una volta e sempre di più, è al centro della rivoluzione digitale che deve caratterizzare questi anni.

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