C’è poca consapevolezza di quanto tutte le azioni quotidiane che facciamo attraverso la rete a qualsiasi titolo, contribuiscano in modo decisivo all’inquinamento ambientale. Ci aveva già pensato due anni fa Ademe, agenzia francese per l’ambiente, a calcolare quanto l’utilizzo della sola posta elettronica potesse incidere sul consumo globale di energia elettrica, con risultati sorprendenti. L’invio di 8 mail senza allegato corrisponde a percorrere un chilometro in automobile. Ma come è possibile? Un singolo messaggio da 1mbyte equivale a 19 grammi di CO2, che non è altro se non la somma del consumo del computer che la invia, dei server che instradano e della macchina che la riceve. La cosa più grave è che questo studio non tiene conto di tutte le altre attività che si compiono normalmente in rete, spesso molto più onerose di una mail. Dai messaggi whatsapp, agli scroll su Istagram, o i video su YouTube. Il pensiero da fare è globale: ovviamente un singolo click impiega una energia minima, ma il problema è che lo compiono simultaneamente miliardi di persone. Numeri da capogiro, insomma, e ancora una volta ci pensa una organizzazione francese, la Shift Project, a fare i conti. Il fenomeno, ad oggi, è pari al 3,7 per cento delle emissioni globali di gas serra, e si prevede un raddoppio entro il 2025.