Italia sempre di più nel mirino degli Hacker

Il rapporto Clusit conferma uno scenario desolante per quanto riguarda la cybersecurity. Infatti, anche il 2022 ha battuto i record dell'anno precedente in merito agli attacchi informatici, registrando un significativo aumento +21% pari a 440. 

L’Italia risulta essere uno dei principali obiettivi dei cybercriminali, con una crescita del 168% degli attacchi rispetto al 2021. L’83% di questi ha avuto gravi conseguenze. Le contromisure che rincorrono gli attacchi, cominciano ad arrancare pesantemente, basti pensare che in 5 anni (2018-2022) l’incremento è stato del 60%, con una media mensile che sale da 130 a 207. Trascinato dal conflitto in Ucraina che riguarda anche il mondo digitale, a livello globale si è assistito a una impennata degli attacchi, con stime sicuramente inferiori rispetto alla realtà, dal momento che le vittime tendono a tenere nascosti gli assalti subiti. La maggior parte sono a scopo prettamente economico, a seguire le azioni di spionaggio o sabotaggio e, infine, per attivismo.

Gli obiettivi principali sono (22%) i “multiple targets”, chi, quindi, viene colpito con azioni non mirate, segue, al 12%, il settore pubblico (governo e PA) insieme alla sanità, mentre il comparto istruzione registra un leggero calo, attestandosi all’8% del totale. Tra le categorie lavorative più colpite ci sono i settori finanziari e assicurativi. I Malware sono la tecnica più utilizzata, con un 37% del totale, seguita da sfruttamento delle vulnerabilità e phishing, entrambi al 12%.

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