Qual è il livello di maturità digitale delle PMI?

Le PMI, piccole e medie imprese, sono il motore dell’economia italiana e hanno dimostrato di saper reagire alle crisi, da quella pandemica fino all’aumento delle forniture, solo per fare due esempi. Secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI della School of Management del Politecnico di Milano, solo il 14%, infatti, ha dichiarato di non essere stata in grado di introdurre azioni e correttivi per affrontare le difficoltà, mentre il 26% ha aumentato gli investimenti nel digitale. Il 35%, però, si dichiara scettica nel riconoscere la centralità della digitalizzazione.

Per profilare accuratamente il livello di informatizzazione, l’Osservatorio ha individuato quattro profili di maturità digitale che si basano su tre variabili: cultura digitale, trasformazione dei processi, collaborazione con terzi. La minoranza (36%) delle PMI italiane presenta un profilo convinto o avanzato (9%), ma il 39% ha un atteggiamento timido o addirittura scettico (16%) nei confronti del digitale, dimostrando di mancare di una visione a medio/lungo termine. C’è però da tenere conto della crisi energetica che negli ultimi mesi ha fatto saltare molti piani di investimento, rallentando così il percorso di innovazione.

Aspetto estremamente importante è la cultura nel digitale delle PMI. Il 43% è avanti nel processo di trasformazione, o addirittura ci punta sempre di più, mentre il 35% stenta ancora a riconoscerne il ruolo centrale. Questo probabilmente è anche dovuto al fatto che ancora troppe imprese (il 51%) non svolgono alcuna attività per sviluppare e/o potenziare le competenze digitali del personale mentre addirittura solo l’8% pensa di integrare figure con precise competenze informatiche.

Condividi:
Torna indietro

Iscriviti alle newsletter di AttivaEvolution