Buon compleanno, Windows XP!

Cifra tonda: una delle versioni più celebri del sistema operativo di Microsoft compie 20 anni e (purtroppo) non risente così tanto della sua età.

A discapito di quanto ripetono da tempo tutti gli esperti di sicurezza e lo stesso produttore, infatti, esistono ancora numerose aziende che utilizzano Windows XP, nonostante il supporto a livello di aggiornamenti e sicurezza sia cessato la bellezza di 7 anni fa, nel 2014.

Stando a quanto riportano le ultime statistiche, XP detiene solo lo 0,26% del mercato PC. Se consideriamo che il numero di PC nel mondo è stimato intorno ai 3 miliardi di unità, stiamo parlando comunque di un numero che si aggira intorno ai 75 milioni di dispositivi.

Ma di che tipo di computer stiamo parlando? Se una buona fetta sono macchine obsolete nelle mani di privati, una parte considerevole è rappresentata da macchine utilizzate da aziende (soprattutto nel settore manifatturiero) che li utilizzano per gestire le linee di produzione.

Il problema è noto e riguarda lo scarto di obsolescenza tra i macchinari utilizzati a livello industriale e gli strumenti digitali. In altre parole: molte aziende che operano nel settore industriale hanno infrastrutture che sono gestite con sistemi legacy (tra cui Windows XP) per il semplice fatto che i software di controllo che utilizzano non sono compatibili con le versioni più recenti di Windows.

Un paradosso che interessa numerose realtà imprenditoriali e che espone le aziende ad attacchi che sfruttano tutte quelle vulnerabilità che nelle versioni più aggiornate dei sistemi Windows non rappresentano più un problema.

La soluzione? Adottare tecnologie di virtualizzazione e soluzioni di virtual patching consente di mitigare il rischio e proteggere i sistemi legacy dai potenziali attacchi dei pirati informatici. Affidarsi solo alla fortuna, non è una buona idea…

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